MOSTRE DI ARTE TREVISO CASA DEI CARRARESI MOSTRA FAUSTO NAZER PIOGGE URBANE DAL 14 NOVEMBRE AL 28 NOVEMBRE 2018
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DAL 14 NOVEMBRE AL 28 NOVEMBRE 2018
TREVISO
FAUSTO NAZER
PIOGGE URBANE
DAL 14 NOVEMBRE AL 28 NOVEMBRE 2018
TREVISO FAUSTO NAZER PIOGGE URBANE
INFO E PRENOTAZIONI
TEL 0422 513150
ideata dal critico e curatore d’arte dr Alain Chivilò
ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO Martedi - Mercoledi - Giovedi - Venerdi 09.00-18.00
Sabato - Domenica - Festivi 10.00-20.00
Lunedi chiuso INGRESSO ALLA MOSTRA GRATUITO indicare alla biglietteria:
visita alla sola mostra
Fausto Nazer Piogge Urbane
Biglietto unico
per mostra “Fausto Nazer Piogge Urbane”
e “Da Tiziano a Van Dyck. Il volto del ‘500”:
intero: € 12,00
ridotto: € 10,00 (studenti under 26, enti convenzionati)
ridotto speciale: € 8,00 (dai 6 ai 18 anni)
ridotto gruppi: € 10,00 (min. 10 persone)
biglietto famiglia: € 8,00 cad. (min. 2 adulti e 1 minorenne)
gratuito: under 6, giornalisti (previo accredito presso ufficio stampa) e guide turistiche con tesserino, disabili
non autosufficienti con accompagnatore
location
CASA DEI CARRARESI
(SALA ARCHITETTURA, primo piano) TREVISO
VIA PALESTRO 33
FAUSTO NAZER
PIOGGE URBANE
La storica sede museale di Casa dei Carraresi a Treviso,
ospita per la prima volta l’artista piemontese Fausto Nazer.
Il titolo della personale “Piogge Urbane” è il concept
che il critico e curatore d’arte dr Alain Chivilò
ha posto
come filo conduttore all’iter pittorico di Nazer.
I visitatori potranno ammirare una ricerca che trae spunto
dalla realtà metropolitana, all’interno della quale le immagini assumono significati atti a evidenziare una quotidianità determinata dalle persone, veri soggetti principali.
La loro indagine, per opera dell’artista, approfondisce
valenze sociali e psicologiche all’interno di un contesto
atmosferico piovoso.
La donna e l’uomo delineati impersonalmente, in quanto
non riconoscibili visivamente,
sono dipinti nella tela
in solitudine o in gruppo come possibili vessilli esposti
alle intemperie.
Le vie di comunicazione descrivono liricamente
quei paesaggi urbani nei quali le persone transitano
in un contesto di pioggia: riparate da un ombrello
e da un abbigliamento efficace lungo una via o un passaggio pedonale, staticamente o in movimento, vengono bloccate
e ritratte dal maestro in una sequenza di vita quotidiana.
Tale rappresentazione prende efficacia mediante
una metodologia tipica della fotografia che permette
di scattare, in questo caso con i colori a olio, attimi di vita.
Dietro a un ipotetico vetro di un’automobile o di una vetrina, sempre bagnato e intriso da gocce d’acqua piovana,
il pittore di Venasca si cela per carpire l’intimità individuale, offrendo una visuale prospettica distaccata.
Nazer delinea dunque frammenti complessi di una società inquieta che, nella ricerca interiore divisa tra positività
e negatività, insegue comprensione, tolleranza e solidarietà.
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