MOSTRE VICENZA BASSANO DEL GRAPPA MOSTRA D'ARTE ABSCONDITA SEGRETI SVELATI DELLE OPERE D'ARTE DAL 2 GIUGNO AL 5 NOVEMBRE 2018
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DAL 02 GIUGNO AL 05 NOVEMBRE 2018
BASSANO DEL GRAPPA (VI)
ABSCONDITA
SEGRETI SVELATI DELLE OPERE D'ARTE
DAL 02 GIUGNO AL 05 NOVEMBRE 2018
BASSANO DEL GRAPPA (VI) ABSCONDITA SEGRETI SVELATI DELLE OPERE D'ARTE
mostra prorogata
fino al 05 novembre 2018
INFO E PRENOTAZIONI TEL +39 0424 519901
Faccia al muro!
Le tele voltano le spalle al visitatore
Per raccontare altrettante, affascinanti storie.
Hai mai visto il retro di un celebre dipinto?
Ritratti, paesaggi, nature morte, scene sacre e profane raffigurate in una grande selezione di opere
dei Musei Civici
di Bassano del Grappa,
resteranno invisibili.
Perché girati verso il muro
ORARI DI APERTURA
lunedi - domenica
10.00-19.00
chiuso
martedi
BIGLIETTI Mostra Abscondita
Intero 7 € - Ridotto 5 €
BIGLIETTI Mostra Abscondita+ Museo Civico
Intero 12 € - Ridotto 10 €
Ridotti
- studenti under 26 anni
- over 65 anni
- ragazzi tra 10 e 18 anni
-
gruppi con oltre
15 persone
-
diversamente abili e invalidi
- titolari tessere
COOP, Arci, FAI, Touring Club Italiano
ATTIVITA' - LABORATORI - VISITE GUIDATE
location
MUSEI CIVICI BASSANO DEL GRAPPA (VI)
PIAZZA GARIBALDI 34
ABSCONDITA
- segreti svelati delle opere d'arte -
Dal 2 giugno al 3 settembre, ad attendere il visitatore
di Abscondita. Segreti svelati delle opere d’arte,
mostra
a cura di Chiara Casarin, allestita nella Galleria
Civica
del Museo di Bassano del Grappa, saranno infatti
i retri
di queste tele.
Ciascuno dei quali racconta e documenta una precisa
e affascinante storia, ignota al pubblico che invece
ben conosce il fronte.
Tele, telai e cornici svelano la loro vera materia
ma soprattutto si mostrano supporto di informazioni
determinanti per la conoscenza della storia del dipinto,
dell’artista e di coloro che nel tempo lo hanno posseduto.
I viaggi, le mostre, i mecenati e le dediche diventano
i tasselli di una storia dell’arte inedita.
Nel panorama internazionale mai è stato realizzato
un progetto espositivo come questo, ideato
da Chiara Casarin.
Il richiamo ideale che la curatrice propone è al dipinto
di Cornelius Norbertus Gijsbrechts, realizzato tra il 1670
e il 1675 oggi patrimonio della National Gallery of Denmark
di Copenhagen, raffigurante il retro di una tela dipinto
sul davanti.
Quel dirompente dipinto, frutto di un virtuosismo senza pari,
fu un “tentativo di vedere l’arte come ad un medium
che pensa a se stesso e alle sue strutture nascoste,
generando – spiega Chiara Casarin – un nuovo linguaggio,
in questo caso meta-pittorico, privo di rappresentazione
referenziale. Proponendo la prima manifestazione assoluta
– integrale – di un gesto autoriflessivo della professione
del pittore, lontano dall’autoritratto in studio, qualcosa
di più eversivo”.
A Bassano si invita il visitatore a cambiare abitudini
e leggere la storia dell’arte – con esempi che spaziano
dal tardo Medioevo al Novecento passando per Da Ponte,
Canova, Hayez, Sironi etc… – attraverso la percezione
dei segnali, degli indizi, delle informazioni presenti nel lato b
delle opere d’arte. Superando la soglia del visibile, di quanto
è di norma ufficialmente proposto. Osservando ciascuna tela
si entra nel backstage dell’opera, penetrando mondi ignoti
e finora ignorati.
“Se davanti troviamo le invenzioni – chiosa la Curatrice
– dietro c’è un mondo di inventari”.
Osservare il retro di un dipinto ci induce ad avvicinarci
il più possibile senza subire le regole della prospettiva
che il fronte, la composizione pittorica, solitamente ci detta.
I più piccoli dettagli diventano nuovi elementi di conoscenza
di un’opera e di come sia stata realizzata.
Dai chiodi ai telai, dai cartellini delle mostre in cui l’opera
è stata esposta, alle tracce dei restauri, ai codici
di inventario. Tutte tracce che rivelano, a chi le sa decrittare,
il percorso nel tempo dell’opera.
“Aprire gli archivi indagando il patrimonio della nostra città
con una modalità inedita, capace di offrire nuovi percorsi espositivi tra le opere di una collezione esposta da due
secoli. Con Abscondita ci rivolgiamo alla curiosità
del pubblico, accompagnandolo in una nuova ricerca
che sorprenderà gli esperti e affascinerà chi scoprirà
per la prima volta la ricchezza del nostro Museo Civico”
afferma l’assessore alla cultura Giovanni Cunico.
Una mostra che inverte anche i ruoli e che fa sentire esperti
e privilegiati anche gli appassionati d’arte.
Ma guardare dietro non significa solo girare i dipinti.
Vedere il lato nascosto di una collezione pubblica significa
concedere allo sguardo del pubblico di insinuarsi fin dove
non potrebbe accedere. Ecco che così in mostra
viene allestito il backstage del museo con le opere
che non vengono esposte perché rovinate o addirittura
distrutte e non ancora restaurate, oppure il backstage
della mostra con tutto ciò che ha portato
alla sua realizzazione e al suo allestimento ma che,
nella normale prassi curatoriale, viene sempre
tassativamente tenuto nascosto al visitatore
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