ODERZO FONDAZIONE ODERZO CULTURA MUSEO ARCHEOLOGICO BELLIS PINACOTECA MARTINI BIBLIOTECA CIVICA
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FONDAZIONE ODERZO CULTURA
MUSEO ARCHEOLOGICO ENO BELLIS
PINACOTECA ALBERTO MARTINI
BIBLIOTECA CIVICA
FONDAZIONE ODERZO CULTURA MUSEO ARCHEOLOGICO ENO BELLIS
PINACOTECA ALBERTO MARTINI
BIBLIOTECA CIVICA DI ODERZO
ORGANIZZAZIONE E SEGRETERIA FONDAZIONE ODERZO CULTURA
ODERZO VIA GARIBALDI 80
T+39 0422 718013
F +39 0422 500330
FINO A DOMENICA 29 NOVEMBRE ODERZO
PALAZZO FOSCOLO
MERCOLEDI 02 DICEMBRE ore 20.30 ODERZO
MUSEO ARCHEOLOGICO ENO BELLIS
MUSEO ARCHEOLOGICO ENO BELLIS ODERZO VIA GARIBALDI 63 MAPPA
INFO E PRENOTAZIONI
TEL 0422 718013
FAX 0422 200222
BIGLIETTI
INTERO
4 EURO
RIDOTTO
3 EURO
Prima domenica del Mese 1 EURO
a cura di Associazione Athena TEL 0422 71333
ingresso al Museo Archeologico e Palazzo Foscolo
INTERO
6 EURO
RIDOTTO
4 EURO
Riduzioni
Ragazzi dai 7 ai 17 anni
Studenti universitari
fino a 26 anni
Residenti Comune
di Oderzo
Gruppo oltre le 10 persone
Tesserati Touring
Gratuità
bambini fino ai 6 anni
diversamente abili
con accompagnatore
un accompagnatore
per gruppo
tesserati Amico OC
ORARI
dal mercoledì al sabato
ore 9.00 - 12.00 / 14.30 - 18.00
domenica ore 15.00 - 18.00 / estivo 16.00 - 19.00
periodo invernale: ottobre - maggio
periodo estivo: giugno - settembre
Istituito nel 1876, il Museo Archeologico Eno Bellis
dal 1999 ha sede nella Barchessa di Palazzo Foscolo.
Vi sono raccolte le testimonianze archeologiche
più significative dell'antica Opitergium, importante centro economico e amministrativo durante l'età veneta antica
e romana, il cui impianto urbano ebbe origine già alla fine del X secolo a.C. e perdurò, senza soluzione di continuità, fino al VII secolo d.C..
La collezione museale ha inizio
a fine Ottocento,
quando ai primi ritrovamenti
si aggiungono le donazioni
di numerose famiglie opitergine; in anni recenti vi sono confluiti i reperti
di proprietà statale provenienti
dalla tenuta Moizzi
di Cittanova, luogo designato
dalla tradizione
come rifugio degli opitergini in età tardoantica,
e alcuni nuclei di materiali provenienti
dagli scavi condotti in città negli ultimi vent'anni.
L'esposizione segue un ordine cronologico e prende l'avvio al primo piano con i reperti di epoca preromana provenienti dalla città e dal territorio circostante.
Notevoli sono in particolar modo due elementi decorativi zoomorfi in terracotta, i bronzetti di guerrieri in assalto
e le testimonianze di scrittura venetica. Sempre al primo piano si continua con la ricostruzione in scala reale
di alcuni drenaggi di anfore di età romana e con
la tipologia dei principali tipi anforacei testimoniati
a Oderzo.
Il percorso relativo al periodo romano prosegue quindi
al piano terra, dove sono presentate numerose stele funerarie, molte delle quali con i busti dei defunti, manufatti riferibili alla vita quotidiana dei Romani,
la collezione di monete e di statuine in bronzo,
alcune pregevoli teste ritratto e i famosi mosaici
di età tardoantica, i cosiddetti mosaici "della caccia", "
di Romanus" e "del coppiere"
PINACOTECA ALBERTO MARTINI
ODERZO PALAZZO FOSCOLO
VIA GARIBALDI 85
Istituita nel 1970 la Pinacoteca Alberto Martini dal 1994 ha sede al secondo piano di Palazzo Foscolo.
Alberto Martini (1876-1954) nato a Oderzo ma vissuto prevalentemente tra Venezia e Milano, è stato un artista celebre soprattutto come disegnatore e incisore.
In stretto rapporto con l’elite del tempo, da Gabriele D’annunzio a Emanuele di Castelbarco alla Marchesa Luisa Casati, Martini si è fatto interprete del clima decadente e simbolista fin de siecle.
L’esposizione permanente vede protagonisti alcuni importanti cicli grafici tra cui le illustrazioni della Divina Commedia e della Secchia Rapita del Tassoni, il ciclo grafico “i Misteri” che valse a Martini l’apprezzamento di D’Annunzio e le illustrazioni dei Racconti Straordinari di Edgar Allan Poe.
Presso la Pinacoteca è conservato inoltre il prezioso e inedito archivio personale di Alberto Martini (AMART), una parte del quale illustrato nel salone principale della galleria, nella lunga teca centrale. Qui documenti e lettere personali (tra le quali, ad esempio, le testimonianze di stima ed amicizia di Emile Bernard, le innumerevoli pubblicazioni prestigiose cui l'artista collaborò quale illustratore) ma anche i colori a pastello ed olio provenienti dallo studio parigino, e l'ultima opera nota rimasta incompiuta, offrono un piccolo spaccato della complessa attività creativa e della ricchezza delle relazioni internazionali intessute dall'artista nel corso della sua carriera
BIBLIOTECA CIVICA DI ODERZO ODERZO
VIA GARIBALDI 80