Revine Lago Parco Archeologico Didattico Del Livelet
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DA FEBBRAIO A NOVEMBRE 2022
REVINE LAGO (TV)
ARCHEOLOGIA, NATURA, LABORATORI DIDATTICI
PARCO ARCHEOLOGICO DIDATTICO DEL LIVELET
PARCO ARCHEOLOGICO DIDATTICO DEL LIVELET
DA FEBBRAIO A NOVEMBRE 2022 REVINE LAGO (TV)
ARCHEOLOGIA, NATURA, LABORATORI DIDATTICI PARCO ARCHEOLOGICO DIDATTICO DEL LIVELET
Torna alla Preistoria, visita il Parco del Livelet Situato nel Comune di Revine Lago, in provincia
di Treviso, il Parco Archeologico Didattico del Livelet
si colloca in un territorio che può soddisfare molteplici
interessi di tipo naturalistico, storico ed enogastronomico
Particolarmente adatto ai ragazzi, alle scolaresche,
al grest e ai centri estivi, con attività come le visite
guidate e gli interessanti laboratori, il Parco è in grado
di catturare anche il coinvolgimento degli adulti.
Dal punto di vista storico e paesaggistico offre
la possibilità di praticare birdwatching ed esplorare
il territorio circostante a partire da un punto privilegiato, disponendo inoltre di un’area pic-nic e barbecue,
per condividere un pasto in compagnia in un contesto
molto piacevole
Il villaggio palafitticolo, costituito da tre palafitte che si
riferiscono ad un periodo che va dalla fine del Neolitico
alla prima Età del Bronzo, ha lo scopo di mostrare
ai visitatori abitazioni e oggetti paragonabili a quelli
antichi, realizzati con le stesse tecniche e materiali
disponibili in Preistoria e inseriti in un contesto ambientale
simile a quello in cui venivano prodotti in passato
INFO E PRENOTAZIONI
dal MARTEDI al VENERDI
10.00-13.00
TEL 0438 21230
DOMENICA e FESTIVI
TEL 329 2605713
APERTURA AL PUBBLICO
su prenotazione dal lunedì al sabato
DOMENICHE
da aprile a ottobre
10.00 - 18.00 luglio e agosto
10.00 - 19.00
FESTIVI
Pasqua - Pasquetta
25 Aprile - 1° Maggio
2 Giugno - 15 Agosto
Attività didattiche
per le scolaresche
su prenotazione dal lunedì al sabato
- da settembre a novembre
- da febbraio a giugno
Attività didattiche
per Grest
e centri estivi
su prenotazione dal lunedì al sabato
-
da giugno a settembre
Il Parco dispone di un parco giochi e su prenotazione
è possibile utilizzare i tavoli da pic-nic e i barbecue
PARCHEGGIO GRATUITO PER I VISITATORI
IL PASS VIENE CONSEGNATO IN BIGLIETTERIA
TARIFFE
Tariffe valide per ingresso domenica e nei festivi
Intero 5 €
Ridotto 4 € - 4-17 anni - over 65 - portatori di handicap
Gratuito sotto i 4 anni - residenti nel Comune di Revine
Gruppi 4 € - oltre le 25 persone e solo su prenotazione
possibilità di fare visita approfondita tematica a 6 €
IL PARCO - Villaggio palafitticolo
Il museo all'aperto del parco del Livelet è costituito
dalla ricostruzione di tre palafitte che si riferiscono
ad un periodo che va dalla fine del Neolitico alla prima
Età del Bronzo, momento in cui è testimoniata
l'occupazione preistorica dei Laghi di Revine.
Il vantaggio che offrono le ricostruzioni è di mostrare
ai visitatori abitazioni e oggetti paragonabili a quelli
antichi, realizzati con le stesse tecniche e materiali
disponibili in Preistoria e inseriti in un contesto
ambientale simile a quello in cui venivano prodotti.
Chi visita il villaggio viene coinvolto in un vero e proprio viaggio nel tempo e invitato a scoprire la vita quotidiana
nel Neolitico, nell'Età del Rame e nell'Età del Bronzo,
attraverso l'osservazione delle ricostruzioni di oggetti,
utensili e arredi realizzati sulla base di reperti
archeologici con cui sono allestite le palafitte.
Le tre strutture rappresentano diverse tipologie
di insediamento abitativo in ambiente umido, in base
alle informazioni fornite dai resti archeologici del sito
di Fiavè (TN). Una palafitta è sostenuta da solidi pali direttamente sull'acqua, una è completamente costruita sulla terraferma e una è realizzata metà su terra
e metà su acqua, su bonifica.
La ricostruzione del villaggio palafitticolo si è basata
sugli studi delle tipologie di insediamento riscontrate
in siti
archeologici di ambiente umido coevi dell'Italia Settentrionale, e su studi etnografici condotti
sulle popolazioni che tuttora vivono in ambienti simili
o usano materiali e tecniche simili, poiché non sono
ancora stati elaborati dati archeologici certi sui modelli costruttivi utilizzati dagli abitanti preistorici della zona
dei Laghi di Revine.
Le pareti
delle palafitte sono realizzate con fasci incrociati
di canne palustri rivestiti da un intonaco isolante
ma naturale, ottenuto mescolando argilla, paglia e sabbia.
I tetti sono infine realizzati con fasci di canne sovrapposti
e fissati
ad una struttura lignea e hanno uno spessore
di 30 cm, che garantisce protezione
dalle intemperie
IL PARCO - Sito Archeologico Il Parco Archeologico Didattico del Livelet è stato progettato e costruito per valorizzare la scoperta
del vicino sito di Colmaggiore, un'area interessata
da importanti ritrovamenti archeologici che si trova
nell'istmo situato fra Lago e Santa Maria.
Il sito di Colmaggiore rappresenta ad ora
il più importante
insediamento preistorico
di tipo umido
del Veneto Orientale.
I primi indizi della presenza di un insediamento preistorico risalgono al 1923, quando, in occasione dei lavori
per lo scavo di un canale di collegamento
fra i due bacini
lacustri, fu rinvenuta una spada di bronzo di tipo Sauerbrunn databile alla media Età del Bronzo
(XV secolo a.C.), successivamente
furono rinvenuti
una corta spada Sauerbrunn (XV secolo a.C.)
e un pugnale di tipo Peschiera (XIII secolo a.C.).
In base ai dati raccolti, i resti vennero attribuiti
ad un abitato preistorico di tipo umido, insediato
per la prima volta
nel Neolitico (4.500 a.C. circa)
e successivamente occupato anche nell'Età del Rame
fino all'inizio dell'Età del Bronzo (2.300 a.C.);
gli oggetti di tipologia Sauerbrunn testimoniano
frequentazioni
anche nel Bronzo Medio
e Recente.
Gli oggetti di uso quotidiano
sono rappresentati
dai manufatti in selce scheggiata, in pietra verde levigata
e dai frammenti di contenitori
in ceramica,
mentre il ritrovamento di fusaiole
e di un peso da telaio
testimoniano indirettamente
che gli abitanti del sito
conoscevano la tessitura.
Le ossa degli animali e i resti
paleobotanici costituiscono invece resti di pasto e aiutano
nel delineare la dieta
e le strategie di sussistenza
del villaggio, oltre a dare informazioni sull'ambiente
circostante, che doveva
essere simile a quello attuale.
L'alimentazione probabilmente si basava sull'agricoltura
con la coltivazione di cereali (indirettamente testimoniata
dal ritrovamento di lame di falcetto in selce e frammenti
di macine) e sull'allevamento di bovini, suini, ovini
e caprini. La caccia, la raccolta di cibo selvatico
e la pesca
rappresentavano comunque
una risorsa importante
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